Metadati

  • Addressee:Piero de' Medici
  • Place:Firenze
  • Date:1458
  • Source:ASF

Tags - Entries

  • Persone
  • Codici
  • Lessico
  • Note

<< 17 | 19>>

18 - Vespasiano a Piero de' Medici.
Firenze, 19 maggio 1458.

Firenze, Archivio di Stato, Mediceo avanti il Principato, filza XVII, n. 176.


Ed. Rossi, pp. 17-18; Frati, pp. 334-335; Cagni, pp. 140-141.


Firenze, Archivio di Stato, Mediceo avanti il Principato, filza XVII, n. 176r Clarissime atque eloquentissime Vir, post recomendatione premissa et cetera.
Il Prinio è finito di miniare, e di tucto hallo miniato molto bene e richamente in modo tale <che> pare ora uno magnificho libro chom'egli è. Attendo ora io a dargli expeditione, a questo e alla terza Decha, e farò si finischano il più presto fia possibile; ma non voglio pechare, in quatro o cinque dì, che gli stiano bene.
Ho facto il chonto chon questo ha miniato il Prinio e ho facto chon quello rispiarmo è istato possibile, più che se avessi aùto a ffare per me propio. Fategli dire i danari di quello ha fatto: hogli fatta una scritta di mia mano di tutto quello siamo rimasti d'achordo. Miniò, già circha un anno, uno Istatio Tebaidos, di che ne resta a essere paghato, che gliene fo richordo in sulla detta scritta di quello rimanemo d'achordo.
Meser Piero seguita l'agiunta della quarta Decha del chontinovo e Meser Marcho le Vite; e di poi saremo alla fine di tutti i libri, per la gratia di Dio. Ad voi mi rachomando.
In Firenze, adì 19 di maggio 1458.
Vespasiano di Filippo cartolajo

Firenze, Archivio di Stato, Mediceo avanti il Principato, filza XVII, n. 176v[a tergo]
<Clarissi>mo atque eloquen<tissimo> viro Piero di <Chosimo> de' Medici maiori <suo ho>norando.

  • Lettera 18

    Autografo.

  • Piero de' Medici

    Per Piero de' Medici cfr. lettera 17.

  • "Prinio"

    Plinio, Storia naturale. Cfr. lettera 17.

  • "finito di miniare"

    Il miniatore del Pluteo pliniano è stato riconosciuto in Francesco d'Antonio del Chierico (cfr. De la Mare, Vespasiano, p. 180, n. 46).

  • "terza Decha"

    III Deca di Tito Livio, attuale Laur. Plut. 63, 11 (cfr. lettera 17 per la I Deca), con la nota di possesso di Piero (cfr. Cagni, Vespasiano, p. 141, n. 1), trascritto da Piero Strozzi (cfr. infra), esperto copista di codici liviani ("Piero copied at least four complete sets of Livy" De la Mare, New research, p. 420).

  • "Istatio Tebaidos"

    Tebaide di Stazio. Il manoscritto non è stato ancora identificato (cfr. De la Mare, Vespasiano, p. 180, n. 46). Di certo si sa che fu miniato da Francesco d'Antonio del Chierico (cfr. infra), che ancora non è stato pagato per la sua prestazione.

  • "Piero"

    Piero di Benedetto Strozzi, scriba fiorentino (cfr. anche lettera 19). Uno dei copisti più vicini a Vespasiano e descritto dallo stesso come "il più bello scriptore abbi avuto questà età et il più emendato" (si legge nella vita del padre Benedetto Strozzi [per cui cfr. lettera 17] scritta da Vespasiano, cfr. Vite, p. 970 [II, 426]).

  • "quarta Decha"

    IV Deca di Tito Livio, attuale Laur. Plut. 63, 12.

  • "Marcho"

    "Messer Marco" fu copista delle Vite plutarchee, e lavorò, in questo periodo, in modo quasi esclusivo per Piero de' Medici. Notizie sul copista in De la Mare, New research, pp. 435-436.

  • Vite

    Vite di Plutarco. Cfr. lettera 17.