Jacopo Acciaiuoli
a Vespasiano salute.
Frater et amice carissime et cetera. A dì 15 del presente rispuosi
brieve alla lettera tua, che per allora non havevo tempo a risponderti
con più parole. Al presente t'aviso come alla havuta di questa
penso harai ricevuto il tuo privilegio per le mani di Baccio di
Piero Pecori <che> sta con gli Uguccioni; il quale, se pure fussi perduto,
che mi dispiacerebbe tamen saremo presti ad farlo rifare. Et così
n'attendo tuo aviso. Et se in prima ch'io sia di chostà t'occorre
alla mente ad volere altro di qua, advisamene, et io darò opera
che al tuo scrivere si darà executione; che invero, Vespasiano,
ponendo da parte Piero et
Donato et i miei Zij materni et alchuno
altro con chi io mi sono allevato, non è huomo per chi tanto volentieri
facessi ogni cosa quanto per te.
Per dirti delle cose di qua, il Duca
Johanni si truova col Principe
di Rosano in Sessa con pocha gente et quelle mal contente,
imperoché insino a hora a' soldati non danno danari et
i popoli non possono portare tal soma: la qual cosa un giorno
mi dà da sperare alchuna cosa di buono. Ha la Maestà
del Re
haùto queste dua torri che sono in sul Garigliano, forte
et quasi inexpugnabili.
Ma
pensa il Re havere
più che quaranta buone squadre et assai fantaria, et
portare seco dua bombarde grosse et altre artigliarie, che abbatterebbono
ogni luogho, per forte che fusse. Et per questo ad ogni luogho
dove s'andrà spero ne harete ad intendere il medesimo.
Il Duca Johanni
tiene confortato il Principe che Giovan
Cossa d'hora in hora debba venire colla armata et portare
le migliara delle migliara; ma dubito non vengha tardi, né
so vedere che fructo ci faccia la armata, presi questi luoghi
che erano e porti loro.
Non altro per al presente. Sono a' piaceri tuoi. Raccomandami
a Piero et a Donato
et alla brighata di casa, et a messer Giovanni
Argiropolo et a tutta l'Accademia.
Datum in Regijs Castris apud Turres Garigliani, die 21 julij 1463.