Donato Acciaioli a Vespasiano salute.
Vespasiano mio dolcissimo, le lettere le quali per Andrea linaiuolo
ci mandasti sono state a noi tutti molto grate et gioconde, ma
certamente più grata ci sarebbe stata la venuta tua, la quale
con somma letitia tutti aspectavamo: il perché molto ci duole
che le tue occupationi ci abbino impedito et toltoci un pocho
di consolatione della tornata tua. E ringratiamenti ci fai in
nessuno modo si convenghono; più tosto da dovere essere colpati
noi, che non facemmo quello meritava l'umanità tua. Fucci el buono
animo et la buona volontà: il perché penso ci avessi per schusati.
Delle lode scrivi di me nella tua lettera, certamente el desiderio
et l'amore - el quale spesse volte rende giudicii falsi assai
te ne 'nghanna; peroché pensi quelle virtù essere
in Donato tuo,
le quali sono certo disiderresti fussono.
Altro al presente non achade, se non che Christo ti conservi et
rimanditi a noi presto. Questi pochi versi ho scripto colla penna
dell'ariento, la quale mi fu molto grata insieme co' calami.
Vale. Die 28 septembris 1446.