Nicolaus Perottus
episcopus Sipontinus Vespasiano
salutem.
Egregie tanquam frater, ho ricevuta vostra lettera et inteso
quanto scrivete. Al facto dello Homero,
vi mando la lettera per parte di Nostro
Signore. Presentatela voi medesimo, et ditegli
che Nostro Signore
vi scrive domandiate el decto libro per farlo scrivere et cetera.
Per Dio, se mai mi faceste a piacere, fatemi questo: che lo
facciate scrivere in octo dì, come dicete. Et leghatelo
in carte, incollate coperte di chuoio, et mandatemelo
subito. Ma, come dite, fate che ciaschuno riveggha el suo quinterno,
accioché non sia falso.
Li denari del rilegharlo siano a mie spese; et
fatelo secretamente, i come dite. Parmi una hora mille, per buono
rispecto. Increscemi sia stato bisogno le Vite
siano di due mane;
ma pure, da poi che è facto, isforzatevi almancho ch'io l'abbia
presto.
I libri de' quali mi scrivete ho tutti, excepto la Politica,
la quale se potete avere per 8 ducati
mandatela subito a messer Giuliano
Coppino, et darogli i danari. Più di 8 ducati
non voglio spendere.
Dovendola
dare per octo, mandatela presto, perché lunedì,
cioè a' 28 di questo, io la debbo cominciare a leggere.
Se voi potete mandare li Comentarij
di Cesare fin qui, l'arei caro, con questo: che, se mi
piacessono, li togliessi;
non mi piacendo, paghassi, el vetturale et rimandasseseli.Non
segnalata in Cagni
El Polibio
mio non posso mandare, perché non ho se non
uno squadernato,
et con quello ne fo scrivere uno pel Signor
Malatesta da Cesena,
et uno per messer Piero
da Noceto. Se vi paresse di scrivere a messer
Giuliano Coppino
che ve ne facesse scrivere qui uno di lettera corrente, io gli
presterei l'exemplo.
Io per molte occupationi non li posso attendere. Christo vi
guardi.
Datum Bononie, 18
octobris 1454.