Clarissime atque eloquentissime Vir, post humilem recommendationem
premissam etc.
Lorenzo,
l'esserm'io allevato in chasa vostra per anni trenta
cinque continovi chome credo che in buona parte vi
sia noto - et sempre alla chasa vostra ho avuto ricorso in ogni
mio bisognio, dalla quale ho sempre trovato favore nelle chose
giuste et honeste; ora, non sendo voi qui, m'è occorso
un chaso assai tristo, del quale io fo più conto che
di chaso m'intervenissi mai da poi ch'io nacqui. Et questo è
che uno Bartolomeo
d'Antonio, il quale è stato in chasa
nostra circha anni venticinque o più et nella sua morte
il nostro fratello
gli lasciò tanti beni che renderebbono duchati quaranta
o più e lla tornata della chasa infino a tanto che togliessi
moglie, che erano trenta o più, ora, pei suoi chattivi
et non buoni costumi è circha a uno anno che io lo feci
licenziare, che non fussi tanto ardito che tornassi più
in chasa nostra, et s'egli aveva ragione di più una chosa
che un'altra che lla dimandassi. Ora, sendo rimaste in chasa
alchune sue chose, io gli feci dire da uno mio
nipote che venissi per esse a sua posta. Risposegli
che vi verrebbe quando gli paressi.
Adì 23 del presente, a hore 21, non sendo in chasa nostra altro
che una schiava, venne con uno portatore et per forza entrò in
chasa, et ispezò duo chasse, et chavonne quello gli parve et mandollo
via. Di poi che l'ebbe fatto, andò a trovare uno degli Otto et
dissegli che, se io v'andassì a dolermi, quello ch'egli aveva
fatto, il quale mandò per me subito et dissemi quanto era seghuito.
Andandone all'uficio degli Otto, quando furono raghunati tutti,
et dolsimi della villania che m'era stata fatta, che era d'un
chattivissimo exemplo, et che gli è lungho tempo che non fu fatta
mai la maggior villania di questa in Firenze. Hanno dimostro che
il chaso dispiaccia loro sommamente et factomi buona risposta.
Ora, perché io so quanto le chose malfatte et disoneste vi dispiacciono,
delle quali questa è una, vi priegho che vi piaccia, per la singular
fede et isperanza ho in voi, di far scrivere o in publicho o in
particulare, chome parrà a voi meglio, al decto ufficio et racchomandarmi
che delle chose giuste et honeste mi sia fatto ragione.
Faccendolo, chome ispero et credo, metterò questo appiè di molti
oblighi che ho cholla chasa vostra. A voi mi rachomando quanto
più posso.
In Firenze, adì
24 di marzo 1475.
Vespesiano di Filippo
[a
tergo]
1476. Da Vespasiano.
Adì 24 di marzo.
Clarissimo atque eloquen<tissim>o viro Lauren<tio
d>e Medicis maiori <suo p>lurimum honorando.